Osteria Numero 2

OSTERIA NUMERO 2. Sta proprio per 2/A, il numero civico di via Ghisiolo.
OSTERIA NUMERO 2. Sta proprio per la seconda esperienza dell’Oste dopo dieci anni trascorsi di là, nel vicino comune di San Giorgio, alla fine proprio di via Ghisiolo, in Tripoli (mentre scrivo queste righe di presentazione San Giorgio di Mantova e Bigarello risultano ancora due realtà comunali ben distinte, almeno ad oggi, poi la storia ci dirà…)
OSTERIA NUMERO 2. Sta proprio per paraponziponzipò! Accoglienza e convivialità e un pizzico di sana goliardia da Osteria d’altri tempi qui ambirebbero ad essere di casa.

“Sono ancora aperte come un tempo le Osterie di fuori porta…”, così diceva un Maestro, Il Maestro; non so se riusciremo a confermare questa profetica tesi, di certo sarà ardua impresa trovare all’ingresso del locale una sputacchiera, e quasi sicuramente non vi proporremo solo del ‘rosso’ sfuso con unica variabile opzionabile la quantità, e credo anche ci spingeremo oltre “l’öv cot dür” e “al bartagnin” – comunque sempre meravigliosi nella loro buonissima semplicità… – da salare in piedi al bancone come proposta gastronomica, e verosimilmente non si sentirà più declamare ad un tavolo tutti i Santi del calendario solo perché uno ha “buttato il carico” nel momento meno opportuno ma…

…speriamo che questa OSTERIA NUMERO 2 diventi un po’ la vostra scialuppa su cui salire per godere di uno spensierato momento, lontano dalla frenesia quotidiana, in compagnia della nostra cucina, della nostra cantina, delle nostre periodiche proposte enobirrogastronomiculturali, in compagnia… nostra.

Serate a tema, mostre di quadri e foto, musica dal vivo, incontri letterari, e via...

La storia…

La storia è presto detta.
Dieci anni in quel di Tripoli, a un cinque chilometri da qua, da Stradella, oppure a milioni di anni luce – e forse irraggiungibile – per chi si affida ciecamente ai moderni navigatori dai nomi più inverosimili.

Dieci anni fatti di sacrifici, di errori, di orrori, di bagliori, di clamori. E tutto sommato dieci anni di tante belle soddisfazioni, anche perchè l’avventura cominciò dal nulla, da una ‘gavetta’ universitaria, a suon di transistor e integrali, di pastasciutte nel pentolone rosso e festine, di energia entropia e controlli automatici, di catering improvvisati in sella ad un Ciao Piaggio rosso a improbabili cene nel pieno della notte.
Una specie di salto nel buio

E a Tripoli?
Da subito serate a tema, mostre di quadri e foto, birre artigianali (o non pastorizzate, o crude, o in evoluzione, o molto buone… ), menù stagionali, musica dal vivo e dal meno vivo, incontri letterari, e via discorrendo.
Per i nostalgici – o per chi non c’è mai stato:

Quel che ci prefiggiamo e auguriamo per questa nuova avventura, anzi avventura NUMERO 2, è di continuare, di proseguire per quel percorso, con la stessa volontà e passione, con la stessa voglia di proporre qualcosa di interessante e piacevole, sfruttando anche spazi importanti e belli come quelli del giardino e del porticato che ci daranno sicuramente la possibilità di farvi star bene.

E immedesimandoci umilmente in un cabaret delle paste, non ci resta che ringraziarvi dell’attenzione e salutarvi con le sue stesse parole prestampate: “Grazie per la preferenza accordataci”.

Buona sosta,
Moreno e le Signore e i Signori dell’OSTERIA NUMERO 2.